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Norme Europee e derattizzazione

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La IX Conferenza nazionale dal titolo: ” Dalla disinfestazione al Pest Management in una dimensione europea” tenutosi a Parma il 15-16 marzo scorso ha registrato l’intervento di prestigiosi relatori del settore nazionale ed internazionale che si sono soffermati su diversi aspetti del settore,non ultimo le nuove regolamentazioni che impongono un ripensamento dei servizi di derattizzazione.

In un nostro precedente Post era descritto il programma completo della due giorni parmense.
In questo articolo vogliamo invece soffermarci su quanto stà accadendo intorno ai servizi di derattizzazione,che alla luce della recente normativa in materia di biocidi hanno subito una netta ridefinizione circa il loro utilizzo in ambito civile.

“La legislazione Biocidi allo stato attuale” Relatore la Dott.ssa Maristella Rubbiani dell’ Istituto Superiore di Sanità, ha introdotto la platea sullo stato dell’arte inerente la normativa Biocidi in ambito nazionale e comunitario.

maristella_rubiani

 

 

Ha specificato quale sia l’iter burocratico e i dossier che devono essere redatti per ottenere l’autorizzazione alla messa in commercio dei nuovi prodotti .Ha sottolineato come il costo necessario per l’elaborazione di questi documenti ricadrà con tutta probabilità sul prezzo finale dei prodotti e a farne le spese sarà presumibilmente il consumatore finale.

“I prodotti Derarattizzanti e Anticoagulanti” Relatore Dott.ssa Sara Lodini Consulente Biocidi per la società Activa.

sara:lodini

 

 

La Dr.ssa ha descritto come la regolamentazione europea di questi prodotti ha reso necessario uno studio approfondito e la redazione di dossier specifici per i vari principi attivi e formulati rodenticidi,limitandone i tempi di utilizzo,regolamentandone ulteriormente l’uso in erogatori di sicurezza,definendo le dimensioni degli imballi,le norme relative all’utilizzo da utilizzatori non professionali,l’aggiunta di sostanze amaricanti ecc.

Questo intervento ha voluto porre l’accento su come la “Biocidi” abbia inciso già profondamente sui derattizzanti anticoagulanti di ultima generazione.E’ stato sottolineato anche l’aspetto tossicologico di questi prodotti che in passato era stato spesso sottovalutato,illustrando le diverse categorie di rischio tossicologico che sono state associate ai diversi principi attivi.

La riduzione della concentrazione dei principi attivi potrà rappresentare una possibile misura per ridurre la tossicità degli stessi e il pericolo per la fauna selvatica,anche se a detta di alcuni esperti questo potrebbe portare ad una riduzione dell’efficacia ed un pericolo di assuefazione delle dosi sub-letali nei roditori.

“Roditori e Tecnici del Pest Control: creature abitudinarie?” Relatore Mr Andy Brigham Technical Manager di Rentokil,una società che opera nel settore del Pest Control a livello globale.

Andy_Brigham

 

 

Il titolo del suo intervento provocatoriamente poneva l’accento se sia più abitudinario il roditore infestante o sia più abitudinario il tecnico del pest control preposto alla gestione ed al controllo di questo infestante.

La domanda non è banale,infatti Andy Brigham ha voluto sottolineare come anche qui le nuove normative costringano volente o nolente il disinfestatore a ripensare il servizio di derattizzazione.
Se negli anni ’90 il PCO studiava nuovi prodotti derattizzanti dal gusto più accattivante o brevettava erogatori e trappole più sicure ed efficaci,oggi occorre che si tenga conto di altri parametri,come i limitati tempi di utilizzo delle esche rodenticide,alternando l’uso di questi prodotti con altri sistemi come per esempio il trappolaggio con avviso di cattura a led rosso o avviso con messaggio SMS.
Il relatore ha citato anche il trappolaggio con il sistema Ekomille,un brevetto tutto italiano che si è fatto conoscere nel mondo.
Ha elencato infine i vantaggi e gli svantaggi di questo ripensamento del servizio,concludendo sull’importanza del pest proofing e le misure di esclusione,la pulizia,i monitoraggi e solo in parte l’uso di esche rodenticide.

“Anticoagulanti e derattizzazione:un rapporto difficile Relatore Dott.Ugo Gianchecchi consulente Pest Control  il quale è entrato nel merito dei servizi di derattizzazione in relazione all’uso dei rodenticidi e relativi tempi di utilizzo.

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Tutte le etichette dei prodotti rodenticidi oggi in commercio riportano che questi prodotti non possono essere più usati in maniera permanente ma bensì il loro uso è vincolato,nelle aree trattate, per un periodo limitato individuato in 5-6 settimane.

Cosa deve fare quindi il Tecnico che effettua i servizi di derattizzazione?Con esempi pratici e concreti il Dr Ugo Gianchecchi ha invitato le società di disinfestazione presenti in sala a raccogliere la sfida che si presenta oggi alla luce della nuova normativa in materia.

Ripensare un uso delle esche rodenticide per periodi temporanei,limitati preferibilmente ai periodi stagionali dove statisticamente sappiamo che la presenza di roditori ed il rischio da intrusione è più probabile,

Avvalersi di dispositivi di trappolaggio nelle aree esterne ,come per esempio le trappole multicattura per la cattura massiva di topi e ratti  oppure l’uso di erogatori di esca che possano ospitare al loro interno trappole a scatto per la cattura singola sempre di topi e ratti.

Non ultimo l’uso di esche virtuali,oggi ne esistono anche di tipo sintetico senza componenti organici ed il cui utilizzo ha un certo interesse poichè queste esche non deperiscono al pari delle esche virtuali fatte con componenti alimentari e sopratutto non vengono attaccate da specie non target come formiche,lumache e limacce,insetti in genere.Sono inoltre prive di allergeni,un fattore importante per chi,come noi disinfestatori,deve limitare al minimo possibile l’intrusione di sostanze e principi attivi all’interno di un’Azienda Alimentare.

Individuare infine le aree più sensibili dell’Azienda  Alimentare ove concentrare le misure correttive e l’impiego delle esche rodenticide lasciando altre aree, storicamente immuni da infestazioni murine , prive di esche rodenticide e con misure alternative di monitoraggio e controllo dei roditori.

“Il presente e il futuro prevedibile nella derattizzazione in Europa” Relatore Mr Hakan Kjelberg Technical Manager di Anticimex,una società che opera nel settore a livello internazionale,  ha illustrato come si sta muovendo il settore negli altri paesi europei.

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Riportando  in particolare le esperienze nei paesi scandinavi ed in Inghilterra egli ha sottolineato come l’uso sempre piu’ limitato e controllato delle esche rodenticide per gli effetti tossici che queste hanno sulla fauna selvatica , obblighi i Tecnici a rivedere le proprie metodologie,soffermandosi sulle misure di prevenzione strutturale,l’uso di dispositivi alternativi e non ultimo ha parlato dell”importanza di sensibilizzare la Clientela nel cooperare con i disinfestatori affinché tutti gli sforzi vadano nella stessa direzione,ossia verso un servizio di monitoraggio e controllo infestanti veramente efficace e performante.

In Svezia dal 01 novembre 2015 l’uso di esche rodenticide in maniera permanente è vietato,in Finlandia si possono effettuare derattizzazioni con esche a cadenza settimanale non oltre le 4-5 settimane ma Mr Hakan ha parlato anche di come esista una normativa che vincoli le imprese produttrici a rispettare metodi di soppressione non cruenta.

Come tempi “umani” di soppressione vengono considerati 180 secondi,mentre tempi superiori vengono definiti cruenti per cui occorrerà da ora in poi considerare anche questo aspetto.

“Il controllo dei roditori nell’Industria Alimentare Italiana” Relatore il Dr Dario Capizzi Funzionario Regione Lazio ha curato l’intervento sulla gestione dei roditori con particolare riferimento alle Industrie Alimentari.

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La parola chiave per un servizi efficace di Gestione Integrata dei Roditori infestanti è misurare attraverso i monitoraggi.

Illustrando come i punti deboli delle industrie spesso siano rappresentati dalle aree esterne,in quanto collocate in ambiente semi urbano e a volte rurale il Dr Capizzi ha parlato dei punti deboli rappresentati dall’uso di esche rodenticide ed anche di trappole puntando l’accento su importanti aspetti quali la neofobia dei roditori,la resistenza a diversi principi attivi (in Danimarca e in Belgio sono stati registrati fenomeni di resistenza da mutazioni) od il benessere animale che non sempre viene rispettato dall’uso di questi dispositivi.

Non dimenticando i danni diretti e indiretti che possono essere causati dai roditori (malattie trasmissibili,danni da contaminazione agli alimenti,danni alle strutture e attrezzature,costi per contenziosi e multe da Organi preposti alla vigilanza il Dr Capizzi ha concluso definendo l’importanza di una corretta formazione del personale,misure strutturali idonee e non ultimo anche il ruolo delle amministrazioni pubbliche che dovrebbero intervenire con piani efficaci di prevenzione evitando di muoversi a seguito di segnalazioni allarmistiche a cui pero’ non fa seguito una gestione strutturata del fenomeno infestativo causato dai roditori.

“Innovazione e tradizione nella disinfestazione” relatore Dino Gramellini Esperto di Pest Control per ANID

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L’intervento di Dino Gramellini ha preso in considerazione le trappole con avviso automatico di cattura tramite segnale luminoso o messaggio sms, analizzando obiettivamente pregi e difetti di questo tipo di tecnologia.

Fermo restando che l’utilizzo di queste tecnologie sarebbe sicuramente da promuovere dati i vantaggi che comportano,rappresentato sopratutto dall’immediatezza della segnalazione che consente interventi “on demand” ed evita fenomeni di decomposizione delle specie catturate,Dino Gramellini, dopo aver mostrato alla platea le principali tipologie di tecnologie che i dispositivi utilizzano,ha elencato anche alcuni punti deboli di questi sistemi,rappresentati dal costo elevato,dai limiti dovuti alle condizioni ambientali come umidità e temperatura,problemi di ricezione del segnale GSM, l’uso dei ripetitori per mantenere la potenza del segnale,la ricarica delle batterie quando presenti,i falsi allarmi provocati dalle intrusioni nei dispositivi di animali a sangue freddo.

Clicca qui per leggere e scaricare le presentazioni in pdf di tutti gli interventi della IX Conferenza Nazionale organizzata da ANID.

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Norman Rosi CQ Romani Disinfestazioni Srl Lucca

 

 

 

 

 

 

 

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Pest Control e Gestione Rifiuti

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gestione Rifiuti
CER 200121

 

 

 

 

 

Pest Control e Gestione Rifiuti prodotti durante i servizi.

La ditta che svolge i servizi di disinfestazione e derattizzazione sia nel settore pubblico che privato provvede ad ogni visita al posizionamento e successivamente alla sostituzione/aggiunta/reintegro o ritiro di esche ed altri prodotti esausti.
Questi materiali, una volta ritirati dall’azienda di disinfestazione e conferiti presso la sede operativa od altro luogo indicato diventano Rifiuti e per questo devono essere correttamente gestiti e smaltiti secondo la normativa vigente.
Oggi l’ Azienda della filiera agroalimentare presso cui la ditta che svolge il servizio di monitoraggio infestanti e disinfestazione opera deve poter richiedere in ogni momento al disinfestatore una dichiarazione dove il responsabile certifichi che presso l’Azienda Alimentare non viene lasciato, nè in modo temporaneo nè permanente nessun tipo di rifiuto pericoloso o non pericoloso.
Infatti le Aziende Alimentari oggi dovendo ottemperare a notevoli adempimenti e confrontandosi molto spesso con i mercati internazionali devono essere messe in grado di eliminare ogni minimo fattore di rischio specialmente in quei processi collaterali alla produzione ma che se non correttamente gestiti potrtebbero avere conseguenze negative dovute ad un mancato controllo di questi aspetti.
La ditta di disinfestazione dovrà essa ottemperare a tutta una serie di procedure che partono dalla classificazione del Rifiuto con un Codice CER,la registrazione del peso o del volume interessato ecc.
Il presente articolo intende dare lo spunto per un maggiore approfondimento ai Responsabili delle Aziende Alimentari che intendono prepararsi ad eventuali richieste che dovessero emergere in sede di Audit.
In questo articolo a solo titolo riepilogativo di seguito elenchiamo alcuni prodotti soggetti a smaltimento come Rifiuti Pericolosi e Non Pericolosi ed ossia:
– Esche rodenticide esauste (usate nei servizi di derattizzazione)
– Tubi fluorescenti (usate nei servizi di monitoraggio insetti volanti mediante le lampade elettroluminose)
– Erogatori di esca e trappole svuotate delle esche e dei cartoncini collanti.
– Apparecchi elettroinsetticidi previa rimozione dei pannelli collanti e tubi neon.
– Carcasse di roditori (le carcasse di roditori in taluni casi vengono gestiti come SOA e quindi non vengono classificati come Rifiuti)

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Lampade per monitoraggio mosche

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 elettroinsetticida

 

 

 

 

Lampade per il monitoraggio delle mosche

Per il monitoraggio degli insetti volanti all’interno delle aree destinate a produzione e stoccaggio di alimenti si utilizzano ormai da molti anni gli apparecchi elettroinsetticidi (dette anche Lampade) a pannello collante

La capacità attrattiva delle lampade è data dalla luce blu emessa dai tubi neon ad una particolare frequenza che attira gli insetti volanti i quali, una volta che si sono avvicinati ai tubi neon rimangono intrappolati sui pannelli collanti.

Tra le famiglie di insetti che maggiormente possono provocare danni diretti ed indiretti agli alimenti nelle loro diverse fasi produtttive ci sono sicuramente le mosche,che possono rappresentare un serio problema per la contaminazione fisica e biologica degli alimenti essendo vettori di numerosi patogeni.

Come anzidetto gli elettroinsetticidi hanno una modalità di cattura degli insetti attraverso un pannello collante che ci consente quindi non solo di bloccare gli insetti su un supporto evitandone la dispersione nell’ambiente ma ci permette anche di effettuare un conteggio delle catture  nonchè un’analisi qualitativa delle famiglie di insetti presenti.

A seconda della tipologia di insetto possiamo infatti trarre numerose informazioni che riguardano non solo eventuali attacchi in corso all’alimento lavorato ma possono evidenziare anche carenze relative a tutte quelle “buone pratiche” di lavorazione e comportamentali e questo ci permette di attuare tutte quelle azioni preventive e correttive che il caso richiede.

Tra le catture di insetti piu’ frequenti possiamo citare per esempio :

– Falene: volando nelle ore notturne la presenza di falene puo’  essere indice che durante i turni notturni le porte ed i portoni vengono lasciati aperti,pratica spesso diffusa nei periodi estivi.

– Lepidotteri: vi sono substrati alimentari attaccati dalle tignole.Attivare monitoraggi specifici nel caso siano assenti.

– Moscerini (Drosophila): fenomeni fermentativi in atto,risalite dagli scarichi o ristagni di acqua per scarichi di condensa unite a sostanza organica,fenomeno frequente dietro le celle frigorifere nelle industrie dolciarie.

– Lasioderma serricorne: anche qui vi sono substrati di derrate alimentari attaccate ed anche in questo caso si consiglia di attivare monitoraggi specifici nel caso siano assenti.

– Venturia canescens: la presenza di questo insetto parassita delle larve di lepidotteri è indice di incrostazioni di farina dove queste larve si riproducono.In questi casi occorre effettuare una pulizia approfondita delle tubazioni,nastri,carte di macchinari ecc dove la farina si puo’ accumulare e con particolari condizioni di umidità formare le concrezioni e le incrostazioni di cui sopra.

– Vespidi: presenza di nidi sul tetto dei capannoni o nelle aree esterne.Questa tiplogia di insetti è particolarmente pericolosa per gli scock anafilattici che puo’ provocare.

– Zanzare: ristagni di acqua vicini alle aree dello stabilimento risolvibili con un buon programma di lotta antilarvale che,dove applicabile,rappresenta un ottimo sistema di controllo sia dal punto di vista dell’efficacia che dell’economicità.

– Muscidi: come detto sopra sono la classe di insetti volanti piu’ pericolosa.Proliferano nelle aree dei cassonetti dei rifiuti e dei depuratori dove quindi potrebbe essere consigliabile effettuare disinfestazioni mirate o trappolaggi specifici.

Oggi il mercato mette a disposizione numerosi modelli di Lampade adatte  ad ogni esigenza.Se non vi sono particolari caratteristiche che gli elettroinsetticidi devono possedere,come esempio le certificazioni Atex per l’uso in ambienti con polveri  oppure certificazioni IP adatte per ambienti umidi questi apparecchi hanno dei costi molto competitivi.

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Qualità Certificata

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Romani Disinfestazioni Srl è una società con Sistema Qualità Certificato ISO 9001 dal 2001 ed è attiva nel settore delle disinfestazioni da oltre 20 anni.

Specializzati nei servizi di monitoraggio infestanti per le industrie Alimentari corrediamo il nostro portfolio operativo con tutta una serie di servizi nel settore dell’igiene urbana tra cui in particolare:

  • Derattizzazione
  • Disinfestazione zanzare
  • Disinfestazione vespe e calabroni
  • Disinfestazione scarafaggi
  • Disinfestazione cimici dei letti
  • Disinfestazione formiche,pulci e zecche
  • Disinfestazione antitarlo
  • Bonifica da colonie di termiti sotterranee
  • Dissuasione volatili

Le metodologie operative della Romani Igiene Ambientale non solo seguono specifiche procedure interne redatte nel nostro Sistema Qualità ma rispettano le indicazioni e gli obblighi normativi in materia e sia gli operatori che i tecnici laureati sono in possesso di attestati e certificazioni per lo svolgimento di programmi di controllo degli infestanti.
Operiamo prevalentemente in ambito regionale con spostamenti extraregionali per servizi dedicati per le Industrie Alimentari dove si necessita di applicare determinati standard operativi obbligatori per lavorare con la Grande Distribuzione Organizzata in Italia e all’estero.
Infatti in questi ambiti devono essere applicate rigide procedure operative che hanno lo scopo di tutelare il consumatore da ogni Rischio di contaminazione,in particolare nel nostro ambito operativo la contaminazione biologica da insetti e roditori che se non adeguatamente gestiti e controllati possono provocare gravi danni agli alimenti.
Da oltre 15 anni svolgiamo servizi di bonifica da colonie di termiti sotterranee e vi invitiamo ad approfondire questo interessante argomento visitando lo specifico sito aziendale dedicato a questo problema dove è possibile anche scaricare depliants redatti appositamente per dare una maggiore informazione su questo problema così poco conosciuto ma che tanti danni fà registrare ogni anno alle strutture lignee ed ai beni artisitici.
Il sito è www.termiti.it.
Contattaci al numero 0583-955344 e prenota un appuntamento per un sopralluogo all’interno del quale definiremo insieme i dettagli tecnici per la risoluzione di ogni Vostro problema in ambito infestativo.

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Aziende Alimentari: la Sanificazione

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Sanificazione

 

 

 

 

 

 

 

 

Durante la fermata  estiva spesso si dà precedenza agli interventi di disinfestazione contro gli insetti essendo questo uno dei pochi momenti di inattività dell’azienda ma la stessa importanza non viene data agli interventi di disinfezione ambientale.

Per questi aspetti le Aziende si concentrano giustamente sulle pulizie dei macchinari e delle linee produttive ma non sempre l’abbatimento microbiologico viene steso alle restanti parti delle aree produttive dove comunque si possono verificare innalzamenti della popolazione microbiologica.

Il tempo per intervenire è sempre limitato perchè che tra manutenzioni,i cambiamenti dei macchinari e relativi settaggi e le operazioni di pulizia straordinaria sopradescritte non rimane molto tempo per coordinare gli interventi di disinfestazione e sanificazione ambientale ma se non si sfrutta questo momento difficilmente sarà possibile farlo quando la produzione sarà in piena attività.

Nelle aziende possono presentarsi numerosi fattori che contribuiscono alla crescita microbica,come per esempio acque di condensa stagnanti nei punti nascosti dietro le celle di surgelazione,zuccheri e altri ingredienti dispersi altamente fermentescibili,celle di lievitazione che attirano moscerini dell’aceto,farine e derivati che possono agevolare lo sviluppo di tignole e insetti delle derrate vettori passivi di funghi e lieviti “selvaggi” ecc.

Spesso siamo dovuti intervenire con interventi di somma urgenza dovuti a picchi improvvisi di carica microbiologica sul prodotto finito imputabili ad aree produttive contaminate per i piu’ svariati motivi per cui quando è possibile offriamo ai nostri Clienti il doppio servizio di disinfestazione e disinfezione per una completa sanificazione degli ambienti.

Anche se in commercio esistono prodotti di cui si suppone un utilizzo facile e intuitivo invitiamo le Aziende ad avvalersi di tecnici esperti nell’uso di prodotti Biocidi o PMC  come sempre viene espressamente evidenziato nelle etichette dei prodotti stessi.

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Esche avvelenate

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Esche

 

 

 

 

 

Esche avvelenate: pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 165, Serie Generale, il 16 luglio 2016 la nuova Ordinanza ministeriale “Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati”.

La Nuova Ordinanza avra’ validità di circa 12 mesi e segue le proroghe già emesse annualmente a partire dal 2009,anno in cui venne per la prima volta messo nero su bianco da parte delle Autorità competenti il divieto di utilizzo di esche sfuse rodenticide o altri preparati potenzialmente pericolosi per l’uomo o gli animali sia selvatici che domestici.

L’Ordinanza ribadisce l’obbligo per le ditte specializzate operanti nel settore della disinfestazione e derattizzazione di apporre appositi cartelli indicatori delle operazioni in atto nelle aree pubbliche almeno 5 giorni prima dell’inizio del servizio nonchè tutte le altre indicazioni per la gestione di eventuali casi di dispersione delle esche dagli erogatori di esca.

L’Ordinanza individua inoltre le responsabilità dei soggetti coinvolti nelle varie fasi allerta e gestione dei casi di avvelenamento nonchè le nuove disposizioni per quanto riguarda l’uso di Biocidi in particolare i preparati rodenticidi.

Questa Ordinanza del 16 luglio 2016 come detto sopra segue le precedenti ordinanze introdotte e prorogate negli anni successivi al 2009 al fine di limitare al massimo la possibilità di avvelenamento accidentale o volontario a carico di animali domestici e fauna selvatica,infatti quotidianamente ancora oggi vengono segnalati fenomeni di avvelenamento che si puo’ verificare qualora,anche prodotti al di fuori dei circuiti professionali e quindi regolarmente acquistabili nei punti di commercio al dettaglio vengano usati in maniera indicriminata o abbandonati nell’ambiente diventando ghiotti bocconi per ignari animali che gli dovessero mangiare.
Ricordiamo anche che le esche rodenticide sono per lo piu’ a base di anticoagulanti che necessitano di alcuni giorni prima di poter cominciare a fare effetto e per questo quando i sintomi di avvelenamento si conclamano a volte è troppo tardi per intervenire con gli antidoti e le conseguenze dell’avvelenamento diventano irrevocabili.

Il testo della nuova ordinanza scaricabile qui

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Pulizia e Disinfestazione

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Pulizia e Disinfestazione : due facce della stessa medaglia.

Questo breve articolo vuole porre l’accento su un aspetto,quello delle pulizie che al primo impatto potrebbe sembrare distaccato e non collegato all’efficienza di un moderno servizio di monitoraggio infestanti e disinfestazione.
Gli addetti ai lavori invece sanno bene che questi due aspetti sono strettamente correlati,infatti nelle industrie alimentari la voce di spesa per le pulizie rappresenta una parte non indifferente del budget da impegnare annualmente.
Questo perché è tanto il lavoro che deve essere fatto per rimuovere il substrato alimentare che si crea durante la lavorazione e che è fonte di proliferazione non solo microbiologica (dovuta alla facile deperibilità degli ingredienti) ma anche macrobiologica perché favorisce lo sviluppo di insetti,siano essi delle derrate che non.
Gli addetti alle pulizie entrano in azione ogni giorno a fine turno e non si limitano alla sanificazione delle superfici come i pavimenti,ma procedono talvolta ad opere di sanificazione più approfondite in modo che alla ripresa dei lavori tutto sia in regola per una pronta riattivazione della produzione.
Rimuovere i residui alimentari protegge l’alimento da futuri rischi di contaminazione perché ogni ingrediente attira una gamma più o meno grande di insetti e per questo si deve evitarne l’accumulo specie dentro i macchinari e dentro le parti nascoste dove difficilmente si va a guardare (vedi fotografia sotto).

Questo viene inteso come diminuzione della Capacità Portante sui potenziali rischi infestativi nelle Industrie Alimentari.

pulizia
Farina stratificata sotto pavimento galleggiante

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A titolo di esempio elenchiamo i più comuni insetti che si rinvengono nelle industrie e la cui presenza è direttamente legata a quella di specifici ingredienti alimentari, cominciando dalle formiche attirate dagli zuccheri e dalla confettura utilizzata per le farciture (queste attirano anche le api),abbiamo poi le tignole della farina ed altri insetti delle derrate che proliferano dentro i macchinari utilizzati per la lavorazione di farine nella produzione di pasticceria e panetteria,salamoie e soluzione acidificanti utilizzate nell’industria conserviera che attirano le vespe.

Altri infestanti molto pericolosi  sono le mosche che vengono attirare in generale dagli ingredienti alimentari.

Farina_su_macchinario
Farina accumulata sopraun macchinario

 

 

 

 

 

 

 

 

Tutte queste specie rappresentano potenziali rischi che devono essere attentamente valutati nello studio di fattibilità e nella progettazione dell’impianto di monitoraggio infestanti cosi’ come prevedono i moderni requisiti delle normative HACCP e standard internazionali tra cui quegli piu’ adottati sono i BRC/IFS.
Nell’esecuzione dei lavori di pulizie deve essere individuato un Responsabile che supervisioni alle operazioni che vengono condotte al fine di verificare con la massima scrupolosità il buon esito dei lavori e particolare attenzione deve essere posta nell’uso di strumenti come gli aspirapolveri che sottraggono i residui anziché ,come spesso accade, usare il soffiaggio con area compressa che tende invece a disperdere nell’ambiente i residui accumulati nonché insetti,larve e uova eventualmente annidate dentro i macchinari.

pulizia e disinfestazione
Verifica efficacia pulizia dentro canalette elettriche con farina incrostata

 

 

 

 

 

 

 

 

In conclusione per mantenere alta l’attenzione sugli standard delle pulizie applicate in Azienda occorre coinvolgere il personale impegnato alle Linee produttive e nei magazzini,informandolo sui rischi connessi con le cattive pratiche di pulizia e di gestione dei sottoprodotti, degli scarti di lavorazione e nella manutenzione degli spazi aziendali (questo sarà oggetto di un successivo articolo di approfondimento su questo importante tema).

pulizie
Cattiva gestione del materiale accumulato nelle aree esterne

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cogliamo l’occasione per ricordare che a tale scopo è possibile approfittare subito degli incontri di 2 ore che abbiamo approntato per il personale che opera nelle industrie sulla conoscenza degli infestanti e sull’importanza che le buone pratiche hanno sulla prevenzione dalle infestazioni.

La Formazione del Personale su questi temi è un punto ben preciso che l’Azienda deve soddisfare per mantenere gli standard e le certificazioni di cui facevamo cenno sopra.

haccp
Attestato di incontro formativo per il personale alimentarista

 

 

 

 

 

 

 

 

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Derattizzazione e Pest Proofing

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Due concetti sempre più uniti

Pest proofing è un  termine inglese che nel senso comune significa l’insieme delle misure che si devono adottare per impedire la penetrazione e la proliferazione degli infestanti all’interno degli edifici.

Pest sta indicare genericamente “infestanti” e proofing può essere associato ad un termine che indica “impermeabile” .

Queste due parole si riferiscono ad un ambiente inviolabile dagli infestanti.

Per maggiore precisione qualora si volesse focalizzare questo aspetto esclusivamente sui roditori si può parlare di Rat Proofing.

roditori
Testo del Prof. Suss dedicato alla prevenzione degli infestanti nelle Aziende Alimentari

 

Le restrizioni sempre maggiori che caratterizzano il nostro lavoro relativamente all’uso di esche rodenticide,sistemi di trappolaggio (vedi Nord Europa) ed utilizzo di prodotti insetticidi per la disinfestazione non ci consentono di rimandare oltre tutte quelle azioni di miglioramento strutturale che devono essere effettuate nelle Aziende Alimentari.

Se fino ad oggi l’idea che fosse superfluo non intervenire con opere di esclusione (molto più costose rispetto al prezzo di un erogatore o trappola da aggiungere od intervento di disinfestazione nelle aree perimetrali esterne) oggi dobbiamo dire con forza che questa prospettiva è inderogabile.

Esistono testi autorevoli che prendono in esame questi aspetti di cui tiene conto chi si occupa della progettazione e costruzione di strutture destinate ad ospitare Aziende Alimentari in quanto come ben sappiamo un conto è prevedere le caratteristiche strutturali al momento della costruzione mentre un altro conto è intervenire su strutture a volte obsolete o concepite secondo altri criteri più legati alla funzionalità operativa.

pest_proofing
Pest Minimisation Best Practice

 

Il Tecnico della Ditta di Disinfestazione dovrà con sempre maggior impegno segnalare tutti quei punti critici di possibile intrusione e l’Azienda Alimentare deve comprendere che questa azione preventiva viene fatta nel suo proprio interesse.e non rappresenta un capriccio del disinfestatore.

Il Tecnico fornisce queste informazioni durante l’esecuzione del servizio e viene già compensato per questo, quindi bisogna cogliere il valore aggiunto che egli può dare conoscendo a fondo le abitudini e l’etologia dell’infestante e può prevedere a ragion veduta cosa può essere migliorato.

La Ditta di Pest Control ha ben presente le conseguenze derivanti da una situazione critica che di fatto espone le parti ad un rischio molto grave che può provocare un  Danno sia Diretto che Indiretto dovuto alla Contaminazione Biologica e Fisica di un infestante nell’alimento.

Per cui il nostro focus si deve concentrare sui punti deboli che possono essere presenti relativamente alle zone di accesso,alcune macroscopiche ed evidenti, altre meno, e che possono essere utilizzate dagli infestanti per introdursi all’interno della struttura.
Ad un occhio esperto si evidenziano spesso questi punti deboli, tra i quali possiamo elencare:
– Bande antintrusione alle porte e ai portoni poco efficienti

proofing

 

– Zanzariere presenti e integre
– Cavidotti schermati e tubazioni da tombini esterni opportunamente sigillate
– Bocche di aerazione grigliate
– Tubazioni e condotte di impianti termici sigillate

proofing

 

– Pavimentazione esterna presente e senza avvallamenti (no pozzanghere)
– Sfalcio costante dell’erba nelle porzioni di prato perimetrale (se presente)

Pest Proofing_erba_incolta

 

– Zona rifiuti esterna correttamente gestita

Nella progettazione dell’impianto di monitoraggio infestanti e nella valutazione di quanto deve essere fatto per la corretta manutenzione delle aree esterne deve essere considerata anche quella che in gergo tecnico viene definita come CAPACITA’ PORTANTE dell’area dove insiste il sito produttivo,intesa come capacità dell’ambiente di permettere la proliferazione di infestanti (esempio disponibilità di acqua,cibo,possibilità di nidificazione) e valutare come l’Azienda possa’ intervenire per ridurre questa capacità portante.

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Area a ridosso di un torrente e ad un’ area depuratore

Per concludere, il Pest proofing può comprendere anche tutte quelle buone pratiche che durante le attività lavorative tendono a minimizzare se non ad escludere i rischi da intrusione come per esempio:

– Porte e portoni aperti durante i periodi di inattività.
– Chiusura dei contenitori per rifiuti e non lasciare avanzi o residui di cibo durante le pause.
– Contribuire al mantenimento di un buon livello di pulizia
– Segnalare ogni discostamento da livelli conformi nei punti sovraesposti.

L’ultimo punto in elenco indica che l’integrità strutturale deve essere costantemente monitorata.

Romani Disinfestazioni Srl è organizzata per valutare insieme al Cliente tutte le operazioni da effettuare per migliorare e mantenere efficiente il sistema di protezione contro le intrusioni da infestanti.

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Norman Rosi CQ Romani Disinfestazioni Srl Lucca

 

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Deratization and pest proofing two united concepts

Pest proofing is a word which in common sense means all the measures that must be taken to prevent the penetration and proliferation of pests in buildings.

These two words refer to an inviolable environment from pests. To be more precise if you want to focus solely on rodents we can talk of Rat Proofing.
The always growing restrictions that characterize our work regarding the use of rodenticide baits, trapping systems (see Northern Europe) and use of insecticides products for disinfestation didn’t allow us to postpone those actions of structural improvement that must be made in food manufacture.

If until now the idea that it was unnecessary to intervene with works of exclusion (much more expensive than the price of a dispenser, a trap to be added or a disinfestation operation in the external perimeter areas) today we must say emphatically that this perspective is final .

There are authoritative texts that examine these aspects that takes into account those involved in the design and construction of facilities designed to host food production because as we all know one thing is to predict the structural characteristics at the time of construction and another thing is to act ,on sometimes obsolete structures or designed, according  to an operating functionality criteria.

The technician of the pest control company will focus the report to all those critical points of possible intrusion and the food company must understand that this preventive action is done in its own interest and not for the exterminator’s whim.

The technician provides this information during the execution of the service and is already up for it, so you have to understand the added value that he can give of knowing the habits and the pest ethology and can predict ,due consideration, what can be improved.

The pest control company is well aware of the consequences of a critical situation that actually exposes the parties to a very serious risk that can cause damage both directly and indirectly due to biological and physics contamination of a pest in the food.

So our focus is on the weak points that may be present in relation to access areas, some glaring and obvious some others less, and that can be used by the pests to get inside the structure.
To a trained eye these weaknesses will be often highlighted, among which we can list:

  •  Inefficient intruder bands on gates and doors
  •  Mosquitos nets present and intact
  •  Shielded conduits, external manholes and pipes suitably sealed
  •  Grills on air vents
  •  Sealed thermal plants pipes and ducts
  •  External flooring present with no depressions (no puddles)
  •  Costant grass mowing on the perimeter (if any)
  •  External waste zone properly managed

In designing the plan for pest monitoring ,and evaluation of what is required for proper maintenance, of the outdoor areas it must also be considered in technical jargon is known as CARRYING CAPACITY  area where is situated the production site, meaning the environmental ability to allow the proliferation of pests (eg. availability of water, food and nesting opportunities) and evaluate how the company can take action to reduce this carrying capacity.
Finally, the Pest proofing can include all those good practices during work activities to minimize or even to exclude the risks of intrusion such as:

  • Doors and gates open during inactivity periods.
  • Closure of waste containers and don’t leave leftovers or food residues during breaks.
  • Contribute to maintaining a good level of cleanliness
  • Report any deviation from compliance levels in the points above.

The last point in the list indicates that the structural integrity must be constantly monitored.

Romani Pest Control Srl is organized to assess with the customer all the steps to take to improve and maintain efficient system of protection against intrusion by any kind of pests.

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Biocidi e uso permanente esche rodenticide: Step 1

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Esche rodenticide: solo gli addetti ai lavori hanno compreso quello che potrebbe comportare a livello tecnico-operativo questa nuova regolamentazione che si traduce nell’uso limitato di questi prodotti.

Le etichette dei prodotti derattizzanti Biocidi oggi riportano infatti una arco temporale all’interno del quale questi prodotti possono trovare il loro impiego, dopodichè andranno integrati con altri sistemi e relazioni documentali che giustifichino  i metodi di controllo delle popolazioni murine nelle aree esterne.

biocidi

 

 

 

 

 

 

Questa nuova rivisitazione sull’impiego dei prodotti topicidi è stata effettuata in concomitanza con  la revisione da Prodotti Presidi Medico Chirurgici a Biocidi a livello europeo.

Non possiamo sapere in base a quali rischi effettivi si sia deciso di dare questo giro di vite a livello comunitario, visto che almeno in Italia sintomi di avvelenamento secondario conclamato su specie selvatiche (volpi,rapaci,cinghiali ecc) non siano percettibili nell’opinione pubblica e le statistiche in merito non sono di facile accesso.

Per avvelenamento secondario si intende l’intossicazione di animali non target causata dall’ingestione di roditori avvelenati.

Ricordiamo che esiste già un Ordinanza Ministeriale che limita l’uso di esche rodenticide che devono essere collocate in contenitori chiusi a chiave proprio per evitare l’avvelenamento diretto a scapito di specie non target e cani in particolare.

Non potendo entrare quindi nel merito delle scelte attuate nel Regolamento Biocidi possiamo solo prendere atto dello stato attuale e attivarci con le contromisure necessarie,al fine di assicurare un servizio di derattizzazione efficiente e sicuro per il Cliente e l’Ambiente.

Il primo passo che dobbiamo fare sarà quello di mettere nero su bianco un parere obiettivo, considerando il contesto ambientale in cui insiste il sito produttivo,ossia se questo sia inserito in ambiente rurale,semirurale od urbano e quindi definire la capacità portante* dell’area in cui ci troviamo, intesa come capacità di fornire acqua,cibo e possibili nidificazioni che l’ambiente è in grado di offrire ai roditori.

capacita_portante

Andremo quindi a concentrarci su alcuni aspetti e tra i piu’ comuni possiamo elencare la vicinanza a corsi d’acqua, campi coltivati,allevamenti, campi incolti,zone boschive ecc.

 

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Area esterna con zona depuratore e torrente a pochi metri dallo stabilimento

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A questo punto definiremo un livello di rischio in base al quale inquadrare la possibilità delle specie murine di insistere sul sito produttivo nelle aree esterne e quindi di conseguenza sul rischio di intrusione nelle aree interne qualora queste siano piu’ o meno facilmente accessibili ai roditori.

Documentare tutto  quanto sia possibile fare per migliorare l’impermeabilità della struttura all’accesso dei roditori ossia assistere l’azienda con tutti quei consigli ed osservazioni che è possibile attuare per impedire l’accesso dei roditori.

Leggi anche il nostro precedente post dedicato a questo aspetto.

Il parere del disinfestatore è essenziale in questa fase in quanto chi fà questo lavoro ha un punto di vista privilegiato e conosce le abitudini comportamentali dei roditori e la loro capacità penetrativa.

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Tubi correttamente sigillati

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La fase successiva riguarderà l’analisi statistica dei consumi di esca e dell’attività dei roditori nelle aree esterne registrata nel corso degli ultimi anni,in modo da avere dati storici di supporto al sistema di gestione dei servizi di derattizzazione che andremo ad effettuare.

La reportistica elaborata dal nostro software è stata concepita proprio per questo ed è in grado di generare un Foglio di Calcolo in modo da poter restituire dati e fornirci, per esempio, quali postazioni siano state maggiormente visitate negli ultimi 12-24-36 mesi.

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La schermata dove effetuare i download dei vari report che si vogliono visualizzare: grafici,pdf, e fogli di calcolo di tutti gli anni in cui e’ stato erogato il servizio

 

 

 

 

Una statistica elaborata negli USA ha individuato che circa il 10% degli erogatori di esca esterna viene visitato dai roditori in maniera continuativa e questo ci può essere di aiuto per andare a definire le tecniche ed i tempi di intervento per fornire un servizio di qualità al Cliente.

In un successivo post prenderemo in esame come possiamo integrare l’uso di esche rodenticide con altre tecniche di monitoraggio e controllo dei roditori nelle aree esterne e predisporre una procedura che risponda in maniera esaustiva a quanto richiesto dalle prescrizioni attuali previste dai prodotti Biocidi

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Norman Rosi CQ Romani Disinfestazioni Srl Lucca

 

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Permanent rodenticide bait: step 1

Rodenticide bait: only insiders can understand what this could lead to technical and operational level, with this new regulation which can results in the restricted use of these products.

Product labeled as Rodenticide Biocides now report a time frame within which these products can be used, then they’ll integrate with other systems and documentary reports that justify to peoples the murine control methods in the outside areas.

This new revision of the use of rat poison products was carried out in conjunction with the review of Medical Surgical Products to Biocides in Europe.

We cannot know on what real risks they  decided to give this clampdown at Community level, since at least in Italy full-blown symptoms of secondary  poisoning on the wildlife (foxes, birds of prey, wild boar, etc.) are not perceptible in the public opinion and statistics about that are not easily accessible.

For secondary poisoning is defined as poisoning of non-target animals caused by ingestion of poisoned rats.

Remember that there is already a Ministerial Order that restricts the use of rodenticide baits to be placed in containers locked in order to avoid the direct poisoning at the expense of non-target species, in particular dogs.

Not being able to get inside the merits of the choices made in the Biocides Regulation we can only take note of the current status and take action with the necessary counter-measures, in order to ensure an efficient service and a safe rodent control for the customer and the environment.

The first step we need to do is to put pen to paper on an objective opinion, considering the environmental context in which the production site insist, or whether it was inserted in rural areas, semi-rural or urban, and then define the carrying capacity of the area in which we find ourselves, meaning the ability to provide water, food and possible nesting that the environment is able to offer to rodents.

So we’re going to focus on some aspects of the most common we can list: the proximity to rivers, farmlands, farms, fallow fields, wooded areas and so on.
At this point we’ll define a level of risk based on the ability of murine species to insist on the production site, in the outer areas and so consequently the risk of intrusion into inland areas where these are more or less accessible to rodents.

Document everything that can be done to improve the water resistance to avoid the access of rodents to the structure and assist the company with all the recommendations and observations that can be implemented to prevent the access of rodents. Read also our previous post dedicated to this.

The opinion of the exterminator is essential at this stage because those who make this work has a privileged point of view and knows the behavioral habits of rodents and their penetrating power.

The next phase will concern the statistical analysis of bait consumption and activity of rodents in outdoor areas registered over the past years, so you’ll have historical data support to the rodent control service management system we’re going to do.

The reports drawn up by our software is designed just for this and is able to generate a sheet of calculation in order to return data and request, for example, such stations have been most frequently visited in the last 12-24-36 months.
A statistic developed in the US has identified that approximately 10% of external bait dispensers is visited by continuously rodents and this can be of help to define the technical and response times to provide a service of quality to the Customer.

In a later post we will examine how we can integrate the use of rodenticide baits with other rodent, monitoring and control techniques in the outdoor areas and provide a procedure that responds comprehensively to the requirements of the current presciption included in the Biocidal Products

Norman Rosi QC Romani Pest Control Srl Lucca

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Un Augurio al nuovo Consiglio Direttivo ANID

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ANID

A Roma il prossimo 15 dicembre si terrà l’Assemblea per l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo che sarà in carica per il biennio 2017-2019.

Un importante appuntamento per tutti i disinfestatori Associati ma anche per i non Associati in quanto il lavoro svolto dal Consiglio avrà ripercussioni sull’operato dei disinfestatori tutti.

Vogliamo pubblicamente ringraziare il lavoro svolto dal Consiglio uscente e del Presidente Francesco Saccone che si sono impegnati con il massimo sforzo per il raggiungimento degli obiettivi previsti nel programma 2014-2016.

Essere attivi in prima persona nella vita associativa significa spesso sottrarre tempo ed energie all’ azienda ed anche alla famiglia, per cui questo fatto non và dato per scontato.

In questi anni abbiamo assistito ad una cura costante tesa alla crescita professionale  della nostra categoria mediante per esempio la Certificazione dei corsi di Formazione svolti da ANID per tecnici del Pest Control sia a livello Base sia a livello piu’ avanzato per le Industrie Alimentari , e non ultimo la recente introduzione della norma UNI EN 16636 che mette nero su bianco tutta una serie di procedure operative che il Disinfestatore deve seguire a partire dalla ricezione della chiamata passando per il sopralluogo ed elaborazione dell’offerta, assistendo il Cliente e garantendo il rispetto di un piano di monitoraggio e controllo degli infestanti ad hoc.

Vogliamo augurare al nuovo Consiglio ANID di continuare a tutelare il nostro lavoro, molto spesso bistrattato per i motivi piu’ diversi, retaggio,crediamo, di un passato difficile da rimuovere quando nell’immaginario collettivo la figura del derattizzatore/disinfestatore consisteva in un mero distributore di esche rodenticide e di insetticidi maleodoranti.

Un punto su cui sosteniamo l’ ANID con forza e senza indugi è che continui svolgere una attività di sorveglianza attiva circa per esempio l’accesso ai Corsi per Disinfestatori alle Imprese che abbiano nel proprio oggetto sociale questa attività e assegnare la Qualifica di Tecnico della Disinfestazione a chi è un Disinfestatore.

Infatti in questo periodo di crisi che si prolunga da quasi dieci anni abbiamo assistito alla nascita di numerose realtà che proveniendo da altri settori si sono buttati in quello della disinfestazione, con effetti non sempre benefici sulla buona concorrenza di mercato come invece tutti auspicherebbero.

Un altro ruolo strategico sarà  una attività di sostegno alle imprese del settore alla luce delle nuove regolamentazioni che impongono forti restrizioni all’uso de prodotti Biocidi siano essi insetticidi che rodenticidi.

Per quanto riguarda infatti l’utilizzo delle esche la nuova Biocidi ha imposto stringenti limiti in particolare ai tempi di impiego in aree pubbliche e private.

Da quanto poi previsto in materia di controlli che su disposizione del Ministero della Salute sarebbero a carico delle ASL, potrebbe verificarsi,viste le competenze in materia,un diverso trattamento e regolamentazione da Regione a Regione il che potrebbe creare non pochi problemi ad una Associazione che si deve confrontare con tutto il mercato nazionale.

Inoltre un dubbio che è emerso confrontandosi con altri colleghi è se queste nuove regolamentazioni emesse su base europea non abbiano tenuto in considerazione sopratutto lo stato infestativo dei roditori in paesi non mediterranei, dove per esempio problematiche dovute alla presenza di ratti e topi siano diversi rispetto a situazioni climatiche come quelle che si riscontrano nei paesi del sud Europa.

Se a questo aggiungiamo i “rumors” provenienti da piu’ parti secondo i quali anche le trappole collanti verranno limitate dal mercato in un prossimo futuro, ci chiediamo come potremo rispondere alle esigenze delle Imprese Alimentari che oltre ad avvalersi dei nostri servizi per scopi preventivi ed ottemperare ad obblighi cogenti vuole e pretende, come giusto che sia,  delle risposte e delle soluzioni che garantiscano il pieno rispetto delle norme Igienico Sanitarie e di Sicurezza Alimentare cosi’ spesso citate.

Con il nostro migliore In Bocca al Lupo al nuovo Consiglio ANID

Rosi Norman

CQ Romani Disinfestazioni Srl

 

 

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Perchè un Disinfestatore ad un Corso HACCP?

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Norman Rosi CQ Romani

HACCP: una parola che racchiude il motivo per cui la formazione del nostro Staff composto da Periti Agrari e con diploma di Laurea di I° livello in Tecnologie Alimentari ci ha fatto avere da sempre una particolare cura nei servizi che svolgiamo per le imprese della filiera agroalimentare.

Già nel 2000, dopo circa 3 anni dall’entrata in vigore del decreto leg. N° 155/97 (oggi superato) e del concetto di Autocontrollo ed Analisi dei Rischi dei Punti Critici di Controllo (HACCP) richiedemmo al Distretto socio sanitario di zona il Libretto di Idoneità Sanitaria.
La nostra intenzione era quella di dimostrare alla Clientela che eravamo attenti e sensibilizzati ad operare in un ambiente, quello delle Imprese Alimentari , dove si richiedeva una cura molto superiore rispetto ad un altro contesto operativo dove invece non si lavorino alimenti e bevande.

Nel 2008 partecipammo poi ad un percorso di formazione HACCP analogamente a quanto devono fare coloro che lavorano nelle attività alimentari.I corsi che sono stati resi obbligatori dopo il decadimento del Libretto di Idoneità Sanitaria che oggi non viene piu’ rilasciato dalla Regione Toscana.In quell’occasione ci eravamo concentrati sugli aspetti relativi alle norme comportamentali che deve seguire il personale esterno che entra dentro una azienda alimentare, ritenendo di fondamentale importanza l’acquisizione di informazioni circa per esempio l’abbigliamento che occorre adottare, la gestione di oggetti personali od utilizzati nel servizio e che potrebbero presentare rischi per la contaminazione accidentale degli alimenti in tutte le fasi del processo produttivo ed altre procedure da seguire.

Successivamente la necessità di individuare con la maggiore precisione possibile i Punti di Controllo ove andare a posizionare un dispositivo di monitoraggio ci spinse ad aumentare la richiesta formativa fino a seguire corsi per Responsabili di attività complesse, come è un industria alimentare, dove occorre comprendere l’importanza di ogni fase del flusso produttivo per valutare il ruolo del Rischio infestativo e di contaminazione fisica,chimica e micro/macro biologica.

Dialogare con i Responsabili della Qualità e delle Pulizie  a volte ci ha consentito di incidere su alcune pratiche consolidate nell’Azienda che confliggevano pero’ con una buona riuscita dei piani di monitoraggio, pensiamo per esempio all’uso degli aspirapolveri anziché dell’aria compressa, che nel caso di aziende dove si lavori la farina rischia di disperdere nell’ambiente uova,larve,esuvie ecc. oppure alla richiesta di collaborazione del personale su alcune buone pratiche come la chiusura delle porte,la corretta gestione dei rifiuti ecc.

L’Azienda di Disinfestazione deve fare la sua parte cooperando con l’ Impresa Alimentare per il mantenimento della Sicurezza Igienico Sanitaria  che l’Azienda deve garantire nel mercato globale, dove non è consentito sottovalutare alcun Rischio e questo si puo’ raggiungere impegnandosi al massimo con la Formazione e l’Addestramento del personale impegnato nelle attività di Pest Control.

Romani Disinfestazioni Srl

Why a Pest Control Manager follow the HACCP courses?

The training of our staff consists of land surveyors and diploma of the first level degree in Food Technology has made us have always been a special care in the services that we perform for companies in the food industry.

Already in 2000, after about three years the entry into force of law N ° 155/97 (now passed) and the concept of Self-Control and Risk Analysis of Critical Control Point (HACCP) we requested to social health district area, the booklet Health Suitability.

Our intention was to demonstrate to customers that we were careful and aware to operate in an environment, that of Food Companies, where he called for a far greater care than another operational environment where instead does not work food and drinks.

In 2008 we took part then a HACCP training course similar to what have to do those working in food activities.I courses that have been made mandatory after the decay of the Booklet of Health Suitability that today there is more ‘issued by the Region Toscana.In that occasion we were focused on aspects related to behavioral standards to be followed by external personnel entering into a food company, considering crucial the acquisition of information about, for example, the clothing that must be taken, the management of personal items or used in the service and that could pose risks for accidental contamination of food at all stages of the production process and other procedures to be followed.

Subsequently, the need to identify as precisely as possible the Control Points where going to place a tracking device prompted us to increase the training required to take courses to managers of complex activities, as it is a food industry, where it is necessary to understand the ‘ importance of each phase of the production flow to evaluate the role of Pest Risk and physical contamination, chemical and micro / macro biological.

Dialogue with the leaders of quality and cleaning at times allowed us to affect some established practices in the Company that conflicted but ‘with a successful outcome of the monitoring plans, we think, for example, the use of vacuum cleaners instead of compressed air, that in the case of companies where the flour is likely to work release to the environment eggs, worms, exuviae etc. or to request collaboration of the staff of some good practices such as closing doors, proper waste management and so on.

The Pest Control Company must do its part by cooperating with the ‘Enterprise Food for the maintenance of the Health Security Hygienic that the Company must ensure the global market, where it is not permitted to underestimate any risk and that you can’ reach by engaging with at most training and training of personnel involved in pest control activities.

Norman Rosi CQ

Romani Disinfestazioni Srl

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Le esche virtuali sintetiche per roditori

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Premessa

A fronte delle crescenti limitazioni nell’uso delle esche derattizzanti registrate negli ultimi anni molte aziende produttrici sono venute incontro alle esigenze del mercato ampliando i loro cataloghi con esche virtuali, dette anche “placebo” ossia con esche a base alimentare senza nessun tipo di principio attivo al loro interno.

Attualmente l’uso delle esce virtuali è stato limitato agli spazi interni delle aziende alimentari, in quei luoghi sensibili dove l’uso delle esche rodenticide poneva dei rischi di contaminazione sia delle materie prime che del prodotto durante e dopo la lavorazione.

Essendo composte da sostanze alimentari vere e proprie sono in genere molto appetite dai roditori ma hanno pero’ effetti che ne limitano l’uso per alcuni motivi ed ossia:

  • Sono deperibili nel medio periodo
  • Aumentano la capacità portante del sito sia per i roditori che per gli infestanti secondari (formiche,blatte,lumache,limacce,insetti delle derrate tra i piu’ comuni)
  • Risentono dell’umidità dell’ambiente
  • Possono contenere allergeni e quindi potenzialmente causare contaminazioni anche in questo ambito.

Per questi motivi l’utilizzo pratico delle esche virtuali è stato limitato rispetto ai fattori positivi che teoricamente ne promuoverebbero l’uso, preferendo molto spesso le trappole nelle aree interne degli stabilimenti, mentre nelle aree esterne si è proceduto all’uso sistematico di esche rodenticide.

Ma con il recente passaggio dei prodotti rodentici a biocidi e la loro nuova etichettatura che riporta chiaramente una limitazione temporale dell’utilizzo di quest’ ultime (circa 45 giorni ) anche l’uso delle esche in ambienti esterni è stato messo in discussione, ragion per cui si è cominciato a prendere in considerazione anche per le aree esterne, specie nei punti dove non si sono mai registrati consumi, l’uso delle esche virtuali.

Ed ecco che entrano in gioco le esche virtuali sintetiche, ossia esche costituite da una base sintetica in plastica aromatizzata che rispetto ad un’esca virtuale alimentare presenta i seguenti vantaggi teorici:

  • Ha una lunga durata e mantiene la fragranza: almeno 3 mesi
  • E’ priva di allergeni,quindi ideale per l’impiego nell’industria alimentare.
  • Non aumenta la Capacità Portante.
  • Non causa infestazioni secondarie (come anzidetto per formiche,blatte,lumache,insetti delle derrate) come si verifica con le esche convenzionali, essendo realizzata in materiale polimerico (non organico)
  • Ideale per ambienti umidi. Nessuna muffa o decomposizione dovuta all’umidità. Resistente all’acqua
  • Praticità di utilizzo grazie al foro centrale che ne facilita l’ancoraggio dentro le postazioni di monitoraggio.

Queste sono alcuni dei vantaggi che ci vengono proposti dai produttori di esche virtuali, ma in pratica a noi tecnici ci interessa una cosa, cioe’ che siano appetenti come le classiche esche virtuali alimentari, in modo da avere un riscontro reale della presenza di infestazione nelle aree monitorate.

 Il contesto operativo

Abbiamo effettuato delle prove in pieno campo nel periodo febbraio-luglio in un’area esterna a forte pressione murina, dove le condizioni ambientali offrono un habitat ideale per la presenza dei roditori in particolare Rattus norvegicus.

L’esca è stata testata in modo esclusivo nella postazione e alternata ad altre postazioni contenenti esca virtuale alimentare e rodenticida per un totale di 18 postazioni lungo il perimetro di un bacino artificiale, dove solitamente riscontriamo una elevata attività da roditori sulla seconda cintura.

Esche virtuali
Cintura di erogatori lungo il perimetro esterno.Cerchiati di rosso gli erogatori con esca virtuale sintetica.

Andamento consumi

All’inizio del test si è registrato un consumo da parte dei roditori prevalentemente dell’esca rodenticida posizionata come di consueto negli erogatori, ossia non si sono rilevate particolari variazioni nelle abitudini dei roditori.

I motivi questa predilezione per l’esca rodenticida potrebbero essere dovuti alla nota neofobia dei roditori.

Esche virtuali sintetiche
Blocchetto di esca virtuale sintetica integro ancorato all’interno dell’erogatore

Inoltre essendo iniziato il periodo del test a fine inverno i roditori potrebbero avere una preferenza per le esche a base “grassa” o comunque nutrizionalmente importante,in quanto il roditore riconoscerebbe l’apporto calorico dell’alimento consumato.

Primi consumi esca virtuale

Rilevati dopo circa 3-4.mesi all’inizio dell’estate si sono verificati i primi consumi di esche che sono state attaccate da ratti.

I dati rilevati anche nelle altre postazioni contenenti esca virtuale alimentare ed esca rodenticida mostravano consumi evidenti.

Secondo i principi della Buona Pratica una volta rilevato il consumo di esca virtuale sintetica si è proceduto ad alternare con esca rodenticida come strumento correttivo dell’infestazione.

Questo per sfruttare il fatto che il roditore si sia abituato ad entrare nell’erogatore e consumare l’esca ma potrebbe altresi’ essere condotta una azione di trappolaggio come azione correttiva dell’infestazione esterna.

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Blocchetto di esca virtuale sintetica attaccato da un ratto

A riprova della correttezza del modus operandi non si sono verificati al contempo consumi sulla prima linea di erogatori di esca rodenticida, segno che i roditori non si sono avvicinati alle strutture produttive.

Conclusioni

Consideriamo che l’uso delle esche virtuali sintetiche sia un aspetto di crescente interesse date le stringenti limitazioni che si registrano nell’uso delle esche rodenticide.

A nostro avviso l’introduzione di queste esche deve essere fatto in modo progressivo e sotto la supervisione del Direttore Tecnico al fine di non interferire nelle operazioni di derattizzazione, integrando quindi i metodi esistenti.

La ricerca investe notevoli risorse in questi ambiti e sempre piu’ aziende produttrici si affacciano con nuovi prodotti sul mercato per cui è ragionevole supporre che nel giro di pochi anni questa nuova nicchia di prodotti amplierà la gamma e la qualità delle esche disponibili per le ditte di derattizzazione,le quali avranno un’arma in piu’ da poter utilizzare nell’ottica di un Pest Management moderno ed efficiente.

Ricordiamo che l’uso delle esche virtuali sintetiche è un metodo valido anche per l’attrattività che hanno questi prodotti che possono essere usati quindi anche come coadiuvanti nelle operazioni di trappolaggio.

Nota: l’esca virtuale utilizzata ha dimostrato di mantenere la fragranza e l’aroma per molti mesi, anche in condizioni di umidità critiche.

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Silvio Bianchini

Tecnico Operatore

Queste prove non sono state condotte secondo procedure o test scientifici ma hanno il solo scopo di condividere le nostre valutazioni positive sull’uso di questi prodotti e confrontarci con analoghe esperienze di altre ditte del settore.

Rosi Norman Controllo Qualità Romani Disinfestazioni Srl Lucca

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La Nuova Classificazione per le Esche Rodenticide

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classificazione esche

Nuove e serie riflessioni vengono imposte dalla normativa vigente in materia di uso delle esche rodenticide nei servizi di derattizzazione.
Infatti dopo i limiti imposti in etichetta circa l’uso consentito non oltre le 5-6 settimane di questi prodotti, tra pochi giorni ossia dal 01 marzo 2018 entrerà in vigore una nuova loro classificazione.

Il Regolamento (UE) 2016/1179 (IX ATP del CLP) pubblicato in data 20/07/2016 presenta una lista di sostanze per le quali è stata introdotta o modificata la classificazione.
Le esche rodenticide a base di anticoagulanti, (ossia la gran parte dei rodenticidi oggi in commercio), sono comprese in questa lista di prodotti per i quali è stata quindi prevista una nuova classificazione.

Per questo motivo a partire dal 1° marzo 2018, tuttle le esche rodenticide abase di anticoagulanti che contengono una concentrazione di principio attivo pari o superiore a 30 ppm (equivalente alla concentrazione ≥ a 0,003% di sostanza attiva) saranno classificati come TOSSICI PER LA RIPRODUZIONE (H360D – PUÒ NUOCERE AL FETO).

Questo ha come prima conseguenza la presenza in etichetta del pittogramma di cui sopra.

In base poi al principio attivo anticoagulante presente nel prodotto rodenticida  la formulazione potrebbe risultare classificata anche come:

• H373 – può provocare danni al sangue in caso di esposizione prolungata o ripetuta

oppure

• H372 – provoca danni al sangue in caso di esposizione prolungata o ripetuta.

I prodotti classificati H360D potranno essere destinati esclusivamente alla categoria degli utilizzatori “professionali”.

La restrizione sarà invece non derogabile per la categoria di utilizzatori “non professionali”

Per questa categoria è previsto l’acquisto e l’utilizzo di esche rodenticide a ridotta concentrazione di principio attivo,ossia inferiore ai 30 ppm ed inoltre il formulato potrà essere venduto e commercializzato in imballi di piu’ ridotte dimensioni rispetto a quelle vendute per uso professionale.

In base a chi utilizza il prodotto sono individuate queste tre categorie:

· Pubblico Generale: singolo cittadino che fa un uso sporadico di prodotti in ambito privato.
· Professionisti: appartengono a questa categoria coloro che operando in particolari settori come per esempio un allevamento di bestiame o un centro di stoccaggio di cereali possono utilizzare il prodotto rodenticida.
· Professionisti formati: i tecnici che utilizzano i prodotti biocidi nell’esercizio di una impresa di derattizzazione.

Come espresso in altri nostri articoli aventi per oggetto l’uso di esche rodenticide nei servizi di derattizzazione occorre sempre fare riferimento a quanto riportato in etichetta al fine di un corretto uso del prodotto.

Per informazioni

Rosi Norman

CQ Romani Disinfestazioni Srl
linkedin

rosi_norman

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Una Squadra al Vostro servizio

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In questo periodo il rischio dato dalla presenza degli infestanti nelle case e nelle aziende è molto alto.

Per questo motivo siamo impegnati tutti i giorni sul campo per garantire interventi rapidi ed efficaci che riducano al massimo il rischio di  contaminazione da parte di insetti e topi nelle Aziende Alimentari e cerchiamo anche di tutelare i nostri Clienti dal pericolo igienico sanitario che puo’ essere provocato da  punture da vespe,zanzare,cimici dei letti od altre specie che possono arrecare danni anche gravi alla salute delle persone.

Per esempio è proprio di questi giorni la notizia di alcuni casi di West Nile Virus in Veneto e la conseguente allerta da parte dellIstituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, indice della continua attenzione che gli Organi preposti dedicano alle malattie trasmissibili dai vettori come le zanzare.

Vedi la rassegna stampa:

Cerchiamo di rispondere a tutte le richieste di intervento e il nostro obiettivo è quello di essere tempestivi ed efficaci con i nostri Tecnici specializzati al Vostro servizio ed in questo articolo potrete sapere qualcosa in piu’ di loro:

Andrea Biagini

tecnici romani

Andrea è in forza a Romani Disinfestazioni da oltre 5 anni. Diplomato all’Istituto Tecnico di Agrario di Mutigliano “Brancoli Busdraghi” a Lucca nell’anno scolastico 2005/2006, segue con cura i Clienti sia delle Industrie Alimentari che delle attività al dettaglio e nel corso degli anni si è specializzato anche nel settore delle disinfestazioni.

Silvio Bianchini

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Silvio è al nostro fianco da oltre 9 anni.Anche Silvio come Andrea si è diplomato all’Istituto Tecnico di Agrario “Brancoli Busdraghi” di Mutigliano a Lucca nell’anno scolatico 2004/2005.Nel corso degli anni si è specializzato con merito nel monitoraggio degli infestanti per le Medie e Grandi Aziende Alimentari.

Fabio Brugioni

Squadra Romani Disinfestazioni

Fabio è il veterano dei tecnici operatori della squadra Romani Disinfestazioni perchè lavora con noi da oltre 10 anni.Segue gran parte del nostro portafoglio Clienti rappresentato dalle attività al dettaglio che necessitano di un servizio attento e puntuale.

La Squadra Romani Disinfestazioni si distingue per un basso turn over perchè l’Azienda Romani investendo molto nella Formazione non ha nessun interesse a sostituire frequentemente personale che necessita di anni per poter essere ben professionalizzato e sappia gestire in autonomia le varie problematiche legate ai servizi di Pest Management nelle Aziende.

Tutta la Squadra è Formata e Informata per operare nelle Industrie avendo frequentato i corsi in materia di Sicurezza su luoghi di Lavoro compresi i corsi di Addetto Antincendio e Primo Soccorso, Formazione indispensabile per operare responsabilmente a tutela della Salute dei Lavoratori e della Proprietà del Cliente.

Rosi Norman Controllo Qualita’
rosi norman

Romani Disinfestazioni Srl Lucca

Tel 0583-955344 Cell 337-1238029

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Romani Disinfestazioni Srl ottiene la Certificazione CEPA

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La Certificazione CEPA viene rilasciata alle Imprese di Disinfestazione Certificate secondo la Norma Europea UNI EN 16636 sui Servizi di Pest Management.
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Romani Disinfestazioni Srl è un’azienda certificata da quasi 20 anni secondo la norma UNI EN ISO 9001.

Recentemente ha ottenuto l’ambito traguardo della Certificazione secondo la nuova Rel 2015 dello Standard , ed inoltre prosegue il mantenimento della Certificazione secondo lo Standard Europeo UNI EN 16636 che certifica i servizi di Pest Management, ottendo di conseguenza la Certificazione CEPA che è la Confederazione delle Associazioni delle Imprese di Disinfestazione, in Italia rappresentate da ANID.

La nostra Azienda è menzionata sul sito del CEPA a questo indirizzo ed è per noi motivo di orgoglio essendo la nostra una piccola realtà artigianale inserita in un contesto di società della disinfestazione molto piu’ grandi di noi.

Questo il testo ripreso dal sito CEPA sul perchè sia stata fortemente voluta la Norma Europea per il Pest Management:

Perché una norma europea?

La Confederazione europea dell’industria della disinfestazione (CEPA) e i suoi associati hanno sponsorizzato lo sviluppo di una norma europea (EN) per l’industria della disinfestazione in collaborazione con il Comitato europeo di normazione (CEN).

Questa norma europea specifica i requisiti, le raccomandazioni e le competenze di base nel cui ambito devono operare le imprese di disinfestazione per soddisfare le esigenze dei clienti, siano essi aziende private, amministrazioni pubbliche o il grande pubblico.

In qualità di sponsor del progetto CEN, la CEPA e i suoi associati vogliono garantire il riconoscimento del settore per un approccio responsabile alla gestione degli infestanti in tutti i paesi dell’Unione europea e dell’EFTA.

La norma permetterà di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo all’importanza dell’industria della disinfestazione in materia di salute e igiene. L’iniziativa contribuirà a controllare l’uso non professionale, fornendo notevole supporto per quei prodotti che sono indispensabili alla tutela della salute pubblica, delle abitazioni e delle imprese, ma cionondimeno sotto pressione a causa di procedure di restrizione o di cancellazione.

Infine, l’introduzione di una norma europea, e il dialogo che ha promosso, migliorerà le interazioni della CEPA con le istituzioni europee e gli altri interlocutori europei.

For CEPA Certified® advice and questions, please contact:
Zlatko Dakic, CEPA Certified® Scheme Leader
zlatko.dakic@ddd-koper.si

I Certificati ISO 9001 e 16636 sono stati per noi un momento di crescita aiutandoci nel concepire i nostri servizi nell’ottica della soddisfazione del Cliente oltre che dei requisiti di Qualità necessari ad operare su un mercato globale come il nostro.

Fornendo servizi ad industrie che esportano in tutto il mondo ci dobbiamo confrontare con esigenze che vanno oltre i requisiti di legge e tutto questo in competizione con player internazionali della disinfestazione che ci obbligano a lavorare al meglio delle nostre possibilità.

Tutti i nostri certificati sono disponibili cliccando qui 

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CEPA: le brochure

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Come abbiamo già avuto modo di dire in un precedente post siamo orgogliosi di avere ottenuto da oltre un anno la Certificazione UNI EN 16636.L’elenco delle Imprese di Disinfestazione certificate è consultabile a livello europeo sul sito europeo CEPA la Confederazione delle Associazioni delle Imprese della Disinfestazione europee.In Italia l’Associazione che rappresenta le Imprese di Disinfestazione associate e’ A.N.I.D. 

Questo il video di presentazione ANID 

Essere un’Azienda Certificata UNI EN 16636 testimonia il nostro impegno e la volontà di rendere servizi professionali, applicando procedure moderne e adeguate alle richieste del Cliente, rispettando le normative cogenti e volontarie (Standard BRC,IFS,) , garantendo la sicurezza igienico sanitaria di alimenti e bevande e tutelando infine l’ambiente nel quale viviamo.

CEPA in cifre

CEPA ha sede a Bruxelles e rappresenta 25 associazioni di categoria nazionali e regionali (2014).
Il settore muove un fatturato di oltre 3.000 milioni di euro generato da più di 10.000 imprese con oltre 40.000 dipendenti. Oltre alle associazioni, la CEPA comprende anche produttori, distributori e società di servizi che operano in Europa.

Quando nasce CEPA

CEPA nasce nel 1974 dalle associazioni nazionali belga, olandese, francese e spagnola, al fine di rappresentare e di difendere gli interessi dei loro associati a livello europeo.
La storia ha dato loro ragione. Oggi, l’80% circa delle normative nazionali rispecchia le decisioni prese a livello comunitario attraverso le direttive europee.

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Mission

La mission della CEPA è essere portatrice delle istanze  delle Associazioni delle Imprese di Disinfestazione europee.

Promuove e favorisce inoltre la conoscenza dei servizi di disinfestazione mediante un dialogo migliore con tutti i rappresentanti istituzionali responsabili delle decisioni politiche e gli opinion leader a livello europeo su tematiche afferenti il nostro settore.

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Obiettivi

  • Interagire con le istituzioni europee per conto dell’industria della disinfestazione favorendo un dialogo basato sui fatti;
  • Rappresentare l’industria della disinfestazione parlando con un’unica voce in materia di iniziative legislative europee;
  • Far conoscere il contributo dell’industria della disinfestazione all’economia europea come fattore di crescita e occupazione;
  • Unire il settore della disinfestazione intorno a iniziative di rilievo atte ad elevare la professione e i suoi operatori (programma CEPA Certified).
  • Consentire lo scambio di informazioni, e in particolare facilitare la comunicazione tra le associazioni nazionali e anche tra tutte le altre organizzazioni membri della nostra Confederazione;
  • Garantire sistemi di preallarme inerenti a problematiche che potrebbero valorizzare o compromettere lo sviluppo del nostro settore in Europa;
  • Fornire gli strumenti e l’esperienza necessari ad affrontare i problemi nel momento in cui si presentano;
  • Semplificare la raccolta dei dati riguardo al nostro settore;
  • Relazionarsi con altri settori e gruppi di interesse su questioni di interesse comune.

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BRC Revisione 8: cosa cambia per il Disinfestatore

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La nuova Rev 8 dello Standard BRC che entrerà in vigore a partire dal 01 febbraio 2019 apporta alcune novità per quanto riguarda la definizione del servizio di disinfestazione applicato nelle Industrie Alimentari.

Tra le prime novità introdotte lo Standard definisce in modo chiaro il concetto di servizio di Pest Management, ossia di Gestione degli Infestanti, superando di fatto il concetto di Pest Control molto utilizzato fino ad oggi ed assimilato dalla terminologia inglese, e che sostanzialmente inquadrava il Disinfestatore come un applicatore di sistemi e programmi di controllo degli infestanti.

Non a caso negli Stati Uniti il Disinfestatore viene chiamato con il termine di “Exterminator”, ossia il Tecnico inteso come mero applicatore di soluzioni di controllo.

Il Pest Management invece allarga l’approccio che la nostra figura professionale deve adottare nell’applicare un programma di Gestione degli Infestanti, e che deve interessare non solo le soluzioni di controllo bensi’ prevedere tutte le buone pratiche atte alla prevenzione ,sia delle strutture che delle condizioni ambientali esterne ed interne alle industrie,come per esempio la gestione delle aree di raccolta dei rifiuti e degli scarti di lavorazione, la chiusura delle porte, le operazioni di pulizia ecc.

BRC Revisione 8

Dalla Prevenzione si passa successivamente alle operazioni di monitoraggio degli infestanti, operazione che consente al Disinfestatore di acquisire tutte quelle informazioni che lo aiuteranno a calibrare il servizio di volta in volta adottando quelle azioni preventive e correttive che hanno lo scopo di mantenere gli infestanti al di sotto dei limiti critici che sono stati fissati nei piani di Gestione degli Infestanti.Il servizio quindi deve essere inteso quindi come un sistema Dinamico.

BRC Revisione 8

Al punto 3.4.1 della nuova BRC revisione 8 si indica che l’Azienda deve predisporre un piano annuale di almeno 4 Verifiche Interne anche per il servizio di Gestione degli Infestanti.

In precedenza in questo post abbiamo fatto riferimento all’ importanza della gestione dell’area rifiuti, anche se nella nuova Rev 8  scompare il punto dedicato alle aree adibite a raccolta e gestione dei rifiuti ed i potenziali rischi per gli infestanti indicato al punto 4.12.2 della precedente versione.  Permane invece al punto 4.11.5 dello Standard IFS Rev 6.

Si consiglia comunque di non sottovalutare questo aspetto perchè le aree di raccolta dei rifiuti sono spesso sottovalutate e causano gravi rischi di infestazione da roditori e insetti.

Cassonetti

BRC Revisione 8 al punto 4.14 si afferma che il servizio deve essere svolto in conformità con la Normative Vigente.

Al paragrafo 4.14.2: viene precisato che la valutazione del rischio di infestazione deve essere rivista quando si apportano modifiche all’edificio o ai processi di produzione che potrebbero incidere sul programma di gestione degli infestanti e/o quando si verifica un’infestazione di dimensioni importanti.

Al Paragrafo 4.14.4 si fa riferimento  inoltre alla dicitura “i registri” (relativi alla gestione degli  infestanti); che  possono essere in formato cartaceo, elettronico o parte di un sistema con specifiche on line.

Quando l’Azienda si avvale di appaltatori esterni per la gestione degli infestanti, il campo di applicazione dei servizi deve essere chiaramente definito e deve rispecchiare i servizi effettivamente svolti.

BRC Revisione 8 al punto 4.14.7 viene poi introdotto un punto molto importante e che riguarda la predisposizione di misure adeguate per prevenire l’entrata di volatili o la loro nidificazione nelle aree di carico e scarico.

Piccione

 Al Paragrafo 4.14.11 viene riportato che l’analisi dei risultati dei monitoraggi deve includere i risultati rilevati su  tutti i dispositivi di monitoraggio/trappole. 

Di seguito troverai la Demo del Questionario per scoprire se il programma di Pest Management che adotti è adeguato ai piu’ moderni Standard applicati nelle Industrie Alimentari

Fai la prima parte del Test

BRC Revisione 8

Rosi Norman Controllo Qualita’
rosi norman

Romani Disinfestazioni Srl Lucca

Tel 0583-955344 Cell 337-1238029

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Novità: la Camera per il Trattamento con il Calore

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Da oggi presso la nostra sede a Lucca è attiva la nuova camera per il Trattamento di Disinfestazione con il Calore.calore_romani_lucca

Il trattamento con il Calore per la disinfestazione degli insetti si basa sul principio che a determinate temperature, in genere comprese tra 54° C e 56° C  e per un periodo di tempo stabilito gli insetti subiscono  dei danni irreversibili che portano alla morte di tutti i loro stadi vitali: uova,larve e adulti.

Possono essere trattati principalmente mobili ma anche altri materiali per trattamenti antiacaro, contro le cimici dei letti  ed insetti delle derrate.

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La camera è appositamente costruita per mantenere costante la temperatura durante tutto il trattamento ed evitare dispersioni e sbalzi termici.

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L’aumento della temperatura è lento ma progressivo, fino che non si raggiunge la temperatura impostata: è questo un fattore importante per impedire sbalzi termici repentini.

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Le condizioni che si creano all’interno della Camera provocano danni irreversibili agli insetti che vengono cosi’ debellati in tutti i loro stadi vitali.

Il generatore di aria calda è prodotto dalla HT ECOSYSTEM  ed è molto utilizzato anche nelle Aziende Alimentari(per l’articolo relativo a questo tipo di trattamenti  cliccate qui )

Le specie target di questa tipologia di trattamenti in Camera a Calore sono:

  • Tarli anobidi
  • Acari
  • Cimici dei letti

Possono essere effettuati anche trattamenti contro Insetti delle derrate ma in questo caso i trattamenti in genere sono effettuati in loco presso il Cliente al fine di disinfestare macchinari.

Questi  i punti di forza della Tecnologia del Calore:

Vantaggi Ambientali e per la Sicurezza delle Persone
1) Abbattimento nell’uso dei prodotti chimici.

2) Assenza di effetti indesiderati derivanti dall’uso di prodotti chimici e assenza di misure di protezione particolari come maschere,tute ecc

 

Vantaggi di efficacia
3) Inattivazione di tutti gli stadi del ciclo biologico degli insetti.

4) Rapidità di intervento.

5) Parametri monitorati e misurabili durante tutto il trattamento tramite appositi sensori.

Contattaci al numero 0583-955344 e richiedi maggiori informazioni e un offerta personalizzata.

Romani Disinfestazioni Srl

Via dei Bichi,150/c 55100 Lucca

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Buone pratiche per minimizzare il rischio di diffusione del Coronavirus Covid-19

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Buone Pratiche Igieniche

L’ANID, l’Associazione Nazionale delle Imprese di Disinfestazione ha diffuso un comunicato inerente le Buone Pratiche volte a minimizzare il Rischio di diffusione del Coronavirus.

Particolare attenzione viene posta alla disinfezione delle superfici e dei locali come misura di cautela contro la diffusione del virus raccomandata anche dall’OMS.

Si sottolinea infatti quanto segue: “………… si stima che il coronavirus della sindrome respiratoria acuta grave (SARS-CoV) sopravviva diversi giorni nell’ambiente e il coronavirus correlato alla sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS-CoV) possa sopravvivere per più di 48 ore a una temperatura ambiente media di circa 20° C su diverse superfici”

Per l’articolo completo del comunicato emesso da ANID clicca qui

Cosa possiamo fare

Possiamo fare molto con qualche piccolo accorgimento

comportamentale  e l’ausilio di prodotti di uso comune che in primis

hanno lo scopo di minimizzare il rischio di contaminazione

microbiologica ma aiutano anche a comunicare che siamo

consapevoli del problema e facciamo il possibile per applicare tutte

le misure di minimizzazione del rischio necessarie.

Telefona al numero 0583-955344 e richiedi informazioni per quanto

riguarda i seguenti prodotti e servizi:

– Gel disinfettante senza risciacquo per le mani

– Detergente e disinfettante con risciacquo per le mani

– Dosatori automatici di soluzione disinfettante

– Spray aerosol disinfettante per ambienti

– Spruzzino di prodotto disinfettante

– Disinfezione di ambienti: camere di albergo-sale di attesa ecc

Gli opuscoli informativi

I Dieci comportamenti da seguire

Opuscoli_poster_Coronavirus

Le precauzioni da seguire

Opuscoli_poster_Coronavirus_Precauzioni

I siti di riferimento per il Coronavirus Covid 19

Link al sito della Regione Toscana

Link al sito del Ministero della Salute

Le 10 regole indicate dal Ministero della Salute

La guida dell’OMS contro lo stigma sociale dovuto al Coronavirus

“Aiutiamoci l’un con l’altro”, il video di Amadeus con i consigli per ridurre il rischio Coronavirus

Romani Disinfestazioni Srl Lucca

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Attivazione Corsi Online

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Romani Disinfestazioni Srl prendendo spunto dalle recenti misure di cautela anti contagio che hanno promosso nelle Aziende la Formazione a distanza ha implementato il nuovo servizio di incontri formativi accessibili sulla piattaforma dedicata ai Corsi Online.

Le figure professionali che possono essere interessate a questi contenuti sono molteplici, in quanto è interesse sia dell’Azienda Alimentare sia della Ditta che svolge servizi di Pest Management informare e sopratutto coinvolgere piu’ soggetti possibile al fine di ridurre il rischio di contaminazione dagli infestanti, e quindi a titolo di esempio possiamo citare:

  • Il Personale Alimentarista in generale (addetti alle linee produttive,magazzinieri, tecnici della manutenzione)
  • Responsabili della Qualità,dell’Igiene Aziendale e della Sicurezza
  • Consulenti del Food e Food Packaging
  • Altre figure coinvolte nelle produzioni alimentari

Oltre all’importanza della sensibilizzazione del Personale Alimentarista su questi argomenti in generale, la conoscenza da parte del Personale che lavora in una Azienda Alimentare è un preciso requisito presente nel paragrafo 4.14.12 dello Standard BRC Rel 8 che cita testualmente:

«il personale deve essere in grado di riconoscere «i segnali» associati alla presenza di infestanti ed essere consapevole sulla necessità di informare il responsabile incaricato al riguardo”
Corsi_OnlineCon l’obiettivo di mettere a disposizione dei Clienti e delle Aziende Alimentari in generale questa opportunità formativa è stata predisposta un’area dedicata dove sarà possibile accedere ai contenuti online.
Un breve video introduttivo illustrerà i principali argomenti trattati nella presentazione e saranno predisposte sezioni per l’acquisto e la richiesta degli Attestati.
attestato-romani-1_Corsi_OnlineQuesta tipologia di Formazione a distanza risulta quindi dinamica e versatile, rispondendo efficacemente alla pianificazione della Formazione modulata in base alle esigenze produttive dell’Azienda.
Attualmente sono disponibili due moduli :
– Il monitoraggio degli Infestanti per mettere in Sicurezza Alimenti e Bevande dal Rischio di Contaminazione
– Il Pest Management in situazione di emergenza sanitaria Covid-19

Altri argomenti sono in fase di predisposizione,visita il sito dedicato agli Incontri Formativi per rimanere sempre aggiornato o invia una email a info@romanidisinfestazioni.com per maggiori informazioni.

Rosi Norman
RSGQ Romani Disinfestazioni Srl

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